
Molti studenti di italiano quando incontrano le particelle ci e ne hanno difficoltà nel capire come e quando utilizzarle. In questo articolo ci concentreremo sull’utilizzo della particella ci.
La particella ci può avere significato locativo.
Nella frase: “Vai al ristorante?” “Sì, ci vado.” la particella ci indica il luogo di cui abbiamo già parlato. In questo caso il ristorante.
“Vieni con me al cinema? “No, non ci voglio venire”. (ci=al cinema)
“Sei mai stato a Roma?” “Sì, ci sono stato un paio di volte. (ci=a Roma)
La particella ci può avere altri significati, elenchiamoli non qualche esempio.
“È incredibile! Non riesco a crederci!” (ci= a quello che hai detto/è successo)
“Non dimenticarti di comprami il giornale! Ci tengo tantissimo!” (ci= al giornale)
Nelle due frasi citate, il ci sostituisce delle espressioni o parole introdotte dalla preposizione a. Vediamo altri esempi.
“Mi ha detto che sarebbe arrivato in orario, ma io non ci conto. (non conto su di lui/su quello che mi ha detto)
“Sei capace a guidare un elicottero?” “Puoi scommetterci!” (puoi scommettere sulla mia abilità)
“Tu credi in me, giusto?” “Certo che ci credo!” (credere in qualcuno)
“Sei uscito con Anna ieri?” “No, ci esco stasera. (ci=con Anna)
Negli esempi citati abbiamo visto come la particella ci possa sostituire parole o espressioni introdotte da preposizioni: a, su, in, con.
La particella locativa ci può inoltre interagire con i pronomi diretti . In questi casi ha comportamenti diversi:
con i pronomi diretti mi, ti, vi, la particella ci segue il pronome e rimane invariata. Ad esempio:
“Chi ti porta a scuola?” ” Mi ci porta mia madre”
“Se vuoi ti ci posso portare io.”
“A te e a tuo fratello piace andare al circo, ma non vi ci porta mai nessuno.”
Invece con i pronomi diretti lo, la, li, le, la particella ci precede il nome e cambia la vocale. Ad esempio:
“Chi ha messo il computer in borsa?” “Ce l’ho messo io”.
“Continuo a spostare le foglie dal sentiero, ma con questo vento ce le ritrovo sempre.”
Infine la particella ci coincide con il pronome riflessivo di prima persona plurale. Ad esempio:
“Noi ci laviamo i denti tutte le sere.”
Vale la pena ricordare che la particella ci, abbinata ad alcuni verbi, indebolisce il proprio significato locativo ed è usata come elemento rafforzativo. Ad esempio:
“Con questa maglia, ci sta bene quella gonna” (starci=abbinarsi)
“Tra te e lui ce ne corre” (correrci=esserci una grande differenza”