
Gioacchino Cataldo è un pescatore siciliano dell’isola di Favignana. È l’ultimo rais, o capo dei pescatori del tonno. In questa isola al largo delle coste siciliane si pesca il tonno nello stesso modo dal tempo dei greci e dei fenici. Nel 2006 Gioacchino viene definito dall’UNESCO “tesoro umano vivente”.
Il tonno è un pesce molto importante per l’economia dell’arcipelago delle Egadi. Su quest’isola, per la prima volta, la famiglia Florio inventa il tonno in scatola. Fino ad allora il pesce si metteva in botti di legno e conservato sotto sale. Vicino a queste isole i tonni passano tutti gli anni a fine maggio e i pescatori costruiscono un complesso sistema di reti che si chiama tonnara.
La pesca del tonno è legata a molte tradizioni antiche religiose e culturali. Il giorno della mattanza, cioè dell’uccisione dei tonni, i pescatori cantano antiche canzoni in siciliano e in arabo e le donne in paese pregano davanti ad un dipinto della Madonna che stringe al petto un tonno. Dal 2007 la tonnara di Favignana non esiste più e lo stabilimento Florio ora è un museo.